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Le insegne degli anni ’60

Le insegne degli anni ’60

Le insegne degli anni del dopoguerra, breve storia e come si sono diffuse

Gli articoli che oggi si possono trovare nei negozi di antiquariato che prendono il nome di vintage risalgono ad almeno 20 anni fa. Anche le insegne pubblicitarie, cartelloni o pannelli led che sono abbastanza datati vengono definiti tali. Non si sa di preciso dove è come nata l’idea delle insegne ma sicuramente centinaia di anni fa venivano già sfruttate per attirare la clientela.

Negli inizi del’900 iniziarono a diffondersi le prime insegne luminose grazie agli studi di George Claude grazie anche all’invenzione della lampadina di Thomas Edison. La Francia ebbe quindi l’onore di aver generato una concreta evoluzione alle insegne che da pannelli colorati presero vita grazie alla luce. Negli anni ’20 queste invenzioni arrivarono negli Stati Uniti dove ebbero una veloce diffusione.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale le lampadine a incandescenza vennero sostituite dai tubi fluorescenti perchè erano più efficienti ed inoltre offrivano più illuminazione emanando meno calore. Le insegne negli anni ’60 ebbero una forte e profonda evoluzione perchè vennero scoperti i LED (diodi emettitori di luce) grazie a Holonyak, un americano dipendente della General Electric.

Questo avvenimento fu una vera e propria rampa di lancio per le insegne che dagli anni ’60 in poi si diffusero rapidamente in ogni angolo del globo. Oggi per le strade di tutti i continenti non si osservano solo insegne a LED ma anche colorate, con rilievi, animate e quindi di ogni tipo immaginabile.

Le insegne degli anni ’60, descrizione e materiali di utilizzo

Il vintage sta ritornando nella cultura odierna attraverso una riscoperta dell’antico. Anche le insegne degli anni 1960 stanno subendo questo processo. Non è raro infatti imbattersi insegne pubblicitarie del dopoguerra nei negozi di antiquariato o sui siti online. Un tempo venivano utilizzate per moltissimi scopi. Non esisteva ancora internet e uno dei modi migliori per avere visibilità a era quello di installare un’insegna colorata.

Un cartello pubblicitario avente anche LED o strisce luminose era una sorta di biglietto di presentazione per la clientela che passeggiava o passava con la macchina. Agli inizi del 1900 era solito utilizzare porcellana per realizzare le insegne in quanto era facilmente lavorabile e si potevano applicare colori e decorazioni facilmente. Negli anni ’60 però erano già quasi completamente in disuso perché soffrivano il tempo e le condizioni metereologiche.

Perciò si passò a quelle al neon oppure a insegne costituite da metallo. Generalmente si faceva uso di leghe di alluminio o di ferro verniciate con sostanze antiruggine. Inoltre le superfici metalliche davano la possibilità di ottenere delle insegne durevoli nel tempo, resistenti a ogni condizioni climatiche ed inoltre erano facilmente installabili.

Al giorno d’oggi sui siti internet ma anche nei negozi di antiquariato è solito incappare in insegne degli anni ’60 o comunque del dopoguerra. A seconda del prestigio dell’azienda, del negozio o del ristorante i prezzi subiscono profonde variazioni. E’ bene quindi comprendere a pieno come riconoscere il valore di un’insegna degli anni ’60.

Come si determina il valore delle insegne

Gli elementi pubblicitari utilizzati nel 1960 erano spesso realizzati a mano da artigiani professionisti. Infatti non è raro scovare ancora oggi insegne forgiate in metallo a mano costituite da rilievi e con caratteri molto particolari. Anche i grandi marchi dell’epoca erano soliti rivolgersi ad artisti per la creazione di insegne.

Ad esempio Coca Cola, Cinzano o le insegne dei distributori di benzina erano spesso realizzate a mano dove si dava particolare importanza ai colori e al contrasto in modo da far risaltare il logo o il marchio a distanze elevate. Al giorno d’oggi diverse persone sono interessate all’acquisto di queste insegne definite da molti come delle vere e proprie opere d’arte.

Non solo per compravendita ma soprattutto per collezionismo numerosi appassionati si rivolgono presso antiquari o negozi online per trovare un’insegna al miglior prezzo. In generale più l’insegna è rara più il valore aumenta. Un’insegna degli anni ’60 si definisce rara quando ve ne sono pochissime in circolazioni o ancor più si conosce che ne erano state prodotte in termini di unità. E’ necessario informarsi per comprendere quanto effettivamente è rara un’insegna degli anni ’60 in modo da acquistarla ad un prezzo onesto.

Inoltre bisogna anche rendersi conto che l’oggetto in questione non sia una riproduzione accurata. In questo caso è consigliabile rivolgersi ad un esperto che sicuramente comprenderà a colpo d’occhio l’autenticità dell’insegna. Un altro aspetto da non trascurare e se l’insegna degli anni ’60 sia ancora in buono stato. Infatti più è deteriorata o usurata il prezzo e il valore caleranno vertiginosamente. Spesso su internet si possono trovare dell’insegne del 1960 in perfetto stato.

Questo è possibile perché magari vi sono dei collezionisti che le hanno mantenute perfettamente oppure perché sono state ritrovate in qualche vecchio magazzino al sicuro dagli agenti atmosferici. Infine un elemento fondamentale è chiaramente a chi apparteneva quell’insegna o ancor meglio che cosa raffigurava. Se si tratta di un’insegna degli anni ’60 di un’azienda non più in attività o particolarmente famosa allora il valore può salire facilmente.

Dove poter acquistare un’insegna degni anni ’60

Come detto in precedenza non è raro imbattersi in qualche cartello pubblicitario risalente al 1960. Infatti negli ultimi anni si tende a riscoprire la cultura pop dell’epoca che ritrova spazio nella società odierna. Spesso nei negozi di antiquariato è possibile trovare insegne famose o di aziende e negozi locali. In questo modo affidandosi ad esperti si va sul sicuro ma i prezzi solitamente sono più elevati.

Su internet invece è sempre più diffuso l’utilizzo di piattaforme che permettono la compravendita di questi prodotti. Ciò permette ad appassionati di ricercare ed acquistare quell’insegna degli anni’60 tanto desiderata oppure venderne una ad un buon prezzo. Chiaramente si può evincere come sia più rischioso operare online perché non si ha mai la reale certezza di acquistare un prodotto originale o autentico.  E’ bene quindi affidarsi ad un esperto che possa controllare fisicamente che l’insegna degli anni’60 sia effettivamente risalente a quegli anni in modo da pagare il prezzo in modo onesto.

In conclusione si deve sottolineare quanto la passione per oggetti di antiquariato sia importante e fondamentale per la nostra società. Infatti senza persone affezionate a particolari oggetti del passato tutte quelle opere d’arte magari realizzate a mano da artigiani andrebbero perdute. In questo modo non si getta via solo una lamiera decorata minuziosamente ma anche un pezzo di storia.